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GIANNI LANNES: dalla parte degli “ultimi”, sempre!

Scrittore, fotoreporter, esploratore, subacqueo. Ha mosso i primi passi da giornalista 25 anni fa, in Francia (terra dei suoi avi). Attualmente scrive per il più importante quotidiano italiano, IL CORRIERE DELLA SERA e collabora con la RAI. E’inviato del giornale online LINDRO.
In Italia ha lavorato con le testate giornalistiche: PANORAMA, FAMIGLIA CRISTIANA, L’ESPRESSO, IL VENERDI DI REPUBBLICA, D-LA REPUBBLICA DELLE DONNE, LA REPUBBLICA, IO DONNA, DIARIO DELLA SETTIMANA, AVVENIMENTI, AIRONE, IL GIORNALE, IL MANIFESTO, LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO, IL CORRIERE DEL MEZZOGIORNO, LIBERAZIONE, LIBERO, L’UNITA’,  LA NUOVA ECOLOGIA, MEDICINA DEMOCRATICA, IL GARGANO NUOVO.
Ha fondato e diretto i giornali ESSERCI e ITALIA TERRA NOSTRA.
 
Si occupa principalmente di problematiche ambientali, economiche, sociali, militari, belliche, scientifiche, culturali, archeologiche e di criminalità organizzata.
Segue inoltre questioni africane, mediorientali, balcaniche e soprattutto mediterranee.
Ha raccontato diversi conflitti della “ex Jugoslavia”, fino alla guerra del Kosovo (1999). E per 4 anni ha seguito la cronaca degli sbarchi in Italia di profughi e clandestini.
 
Ha condotto inchieste sul traffico di esseri umani, di armi, ed in particolare di rifiuti tossici e radioattivi.
Per impegno professionale e personale batte da tempo le piste polverose di terre lontane. Inviato in Terra Santa, Somalia, Congo, Marocco, Libia, Egitto, Guinea Bissau, Singapore, Gibilterra, Malaysia, Albania, Macedonia, Serbia, Kosovo, Turchia, Iraq, Giordania, Stati Uniti, Olanda, Gran Bretagna, Francia, Germania, Antartide.
 
Il suo ultimo libro - NATO: COLPITO E AFFONDATO - PUBBLICATO NEL NOVEMBRE 2009 ottiene la riapertura giudiziaria di una strage di Stati archiviata nel 1997.
 
Dopo estenuanti e vittoriose battaglie per i diritti civili, nel gennaio 2008 giunge ad Orta Nova in Capitanata e in tre mesi, dopo un’accurata indagine, guidando pacificamente migliaia di cittadini, arresta con un dossier consegnato alla Guardia di Finanza (al tenente colonnello Giacomo Ricchitelli) legalmente la costruzione della discarica di rifiuti pericolosi dei Bonassisa in manette il 5 dicembre 2009 ed attualmente sotto processo), ottenendo l’annullamento della delibera 525/2005 della giunta provinciale. Rocco Bonassisa gli aveva offerto 600 mila euro per tentare senza successo di corromperlo.
Nel gennaio 2009 a seguito del crollo di un’ala della scuola media Pertini, smaschera gli illeciti del sindaco Moscarella che lo aggredisce riuscendo ad ottenre sicurezza per gli alunni gli insegnanti ed il corpo non docente.
Nel novembre 2010 blocca legalmente la realizzazione dell’ inceneritore di rifiuti Caviro a Carapelle. Consegna al governatore Vendola 300 mila firme di cittadini e un dossier.
 
Nel 2009 riceve a Barletta il Premio Sicurezza “Nessuno tocchi Abele”, patrocinato dal Comune e dalla provincia Bat (Barletta, Andria, Trani).
 
Nel 2010 ha ottenuto in Sicilia il prestigioso “Premio Internazionale all’impegno sociale 2010, XVI Memoriale Rosario Livatino e Antonino Saetta” (due magistrati uccisi dalla mafia).
Sempre nello stesso anno vince il Premio Città di Sasso Marconi per la “Comunicazione Ambientale”.
 
In ragione del suo impegno professionale a far emergere verità scomode, ha subito tre attentati e vive dal 22 dicembre 2009 sotto scorta della Polizia di Stato.
 
Decisive le sue inchieste sulla strage di Ustica e sulla scomparsa dei colleghi Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.
 
Nel corso del 2011 saranno pubblicati i suoi prossimi libri: BOMBE AMARE, e SVENDOLA PUGLIA.